Skip to main content

Scritto da Sara Bernardi | 5′ di lettura

Profumi e sapori della Riviera: perchè l’autunno.

Profumi e sapori.

Due elementi che rispondono al gusto e all’olfatto: i più evocativi e magici tra i cinque sensi.

Si dice che una cosa la si inizi ad apprezzare veramente quando non ce la si ha più.

Ed è proprio questo che è successo a me.

Ho iniziato ad amare la Riviera e la mia terra quando ho iniziato a vivere le mie prime esperienze all’estero.

Quando i ricordi di alcuni profumi e sapori della Riviera Adriatica, dove sono cresciuta, iniziavano ad affievolirsi.

Quando, sperimentando cucine nuove, riuscivo a scavare tra i loro sapori e a ritrovare leggere sfumature di sapori che, in un battito di ciglia, erano in grado di riportarmi a casa, e di farmi sentire amata e coccolata come durante il pranzo di Natale.

Perché tutti conserviamo nel nostro cuore e nei nostri ricordi profumi e sapori speciali, capaci di trasmettere emozioni forti, di trasportarci indietro nel tempo, o di provocarci sensazioni uniche.

Profumi e Sapori dell’autunno: un’eredità Proustiana.

Noi, Riviera People, siamo ragazzi innamorati della nostra terra.

Ci piace raccontare cos’è la Riviera per noi, il motivo per il quale è così speciale per noi, e tutti i motivi per i quali ve ne innamorerete.

Siamo persone sociali, ci piace molto conoscere la gente, ospitarla, ma sopratutto, siamo innamorati del buon cibo e dei sapori della nostra tradizione.

Siamo sicuri, senza alcuna ombra di dubbio, che i profumi e i sapori della Riviera Adriatica viaggeranno tra i vostri ricordi così come lo fanno tra i nostri appena ci allontaniamo per un po’ di tempo dalla nostra casa.

E l’Autunno è sicuramente il periodo perfetto in cui perdersi tra di essi.

I mesi autunnali sono capaci di donarci pace e sollievo dopo la frenesia della stagione estiva, ci regalano pomeriggi ancora tiepidi, in cui si alternano passeggiate e momenti ai fornelli, domeniche passate in casa con i nostri cari, con il profumo di qualcosa di buono che bolle in pentola. Ed io, oggi, questi profumi e sapori autunnali che mi porto dietro in qualsiasi posto in cui vada, ho deciso di raccontarveli.

Sarà un viaggio tra i miei ricordi e le mie sensazioni, perché solo così riuscirò a spiegarvi il motivo per il quale nutro un sentimento così vero e genuino verso di essi.

L’autunno è la stagione del ritorno tra i banchi, dei pomeriggi trascorsi a fare i compiti e a studiare.

La maggior parte dei pomeriggi della mia infanzia, io li ho trascorsi a casa dei miei nonni, e forse è proprio per questo motivo che il primo profumo di cui voglio parlarvi oggi è proprio quello del ragù.

Quando penso al ragù, i miei ricordi mi riportano a quei pomeriggi, in cui mi accompagnava il rumore del soffritto sfrigolante e del sugo che bolliva per ore ed ore.

Mi ricordo la nonna, che con il suo grosso mestolo e con il suo occhio infallibile, lo controllava di tanto in tanto, assaggiandolo timidamente. Io, accompagnata da quel delizioso profumo, mi immaginavo il piatto fumante di tagliatelle al ragù che mi avrebbero aspettata a cena.

Perché il cibo, per noi romagnoli, è gioia e condivisione.

piatto-tagliatelle

Profumi e sapori: l’eredità dei Nonni.

Per non parlare poi delle giornate in cui la nonna faceva il brodo.

 

C’è chi lo preferisce più saporito, c’e chi abbonda con la salsa di pomodoro, chi lo fa solo con la carne di cappone, o chi invece lo riserva solo per le occasioni speciali, come le festività Natalizie.

 

La nonna è sempre stata fedele alla sua ricetta, tramandata di generazione in generazione, ed io, il suo brodo, lo riconoscerei tra altri mille.

 

E come si fa a pensare al brodo fumante senza pensare a tutti i tipi di pasta fresca da abbinarci?

 

La mia pasta fresca preferita sono sempre stati i passatelli. Forse mi piacciono cosi tanto a causa del mio debole per i piatti con sapori decisi, che mi porta ad essere attratta da spezie di ogni tipo.

 

Non saprei, ma quelle note di noce moscata, unite al sapore del brodo e alla consistenza del passatello, mi hanno sempre regalato ricordi speciali.

 

Ricordo ancora quando, sempre durante i lunghi pomeriggi invernali, la nonna si toglieva gli anelli ed iniziava ad impastare con le mani tutti gli ingredienti necessari.

 

E poi arrivava il momento della magia.

 

L’impasto, un po’ alla volta, veniva trasformato in passatelli, “schiacciandolo” nell’inconfondibile strumento che non può mancare in casa di una vera famiglia Romagnola.

 

Giunti a questo step, puntualmente, veniva in soccorso il nonno, e il tutto si trasformava in un bellissimo lavoro di squadra.

pasta-fresca-mattarello

Profumi e sapori: prendersi del tempo per se stessi.

L’Autunno, tra i miei pensieri, rappresenta la stagione della pasta fresca, e subito dopo il sapore inconfondibile dei passatelli non posso non parlarvi dei cappelletti e del loro ripieno.

Fare i cappelletti è un’arte.

Un’arte che ho provato e riprovato ad apprendere ma ancora il margine di miglioramento è alto.

Ricordo quando la nonna tirava la sfoglia, con le sue braccia apparentemente gracili, ma in grado di creare una sfoglia perfetta. Sottile, liscia e omogenea. Poi la stendeva sugli strofinacci colorati, e mentre la lasciava riposare, si dedicava al ripieno.

Quel mix perfetto di formaggi, un equilibrio perfetto di sapori.

Ogni tanto sgattaiolavo in cucina e andavo a rubarne un po’, con la scusa di assaggiarlo.

Una volta terminato il ripieno, arrivava il momento della magia.

Con le sue piccole mani, la nonna mi mostrava come creare dei cappelletti a regola d’arte. Puntualmente le chiedevo di insegnarmi, lei mi lasciava un angolino di sfoglia con cui sperimentare, ed io, con occhi curiosi, cercavo di mimare i suoi movimenti.

tagliatelle-fatte-a-mano

E poi, l’Autunno, è la stagione delle fiere e delle sagre in Riviera. Le fiere sono sempre riuscita a riviverle attraverso i profumi che vengono evocati nella mia mente. Tartufo, funghi, formaggio di fossa… e l’emblema della Romagna: la piadina con salsiccia e cipolla. L’odore della piadina che cuoce sulla teglia, con a fianco la salsiccia profumata e la cipolla stufata. Inconfondibile. Ricordo quando da bambina, con gli amici, trascorrevamo pomeriggi interi tra bancarelle e giostre, per poi terminare le giornate con una piadina fumante, salsiccia e cipolla. Associo questi profumi alla mia infanzia, alla spensieratezza, alla gioia di vivere momenti speciali con le persone che amo e con cui sono cresciuta.

Perché per me, la Riviera è casa.

E spero che attraverso questi pensieri vi siate sentiti un po’ parte della Riviera anche voi.

Spero di avervi trasmesso l’amore che provo, l’amore per la terra, per le persone, per il cibo, i suoi profumi e i suoi sapori.

0
    0
    Il tuo carrello
    Il carrello è vuoto