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Scritto da Chiara Candiotti | 3′ di lettura

Chi viaggia in Riviera non può mancare far visita al Tetto del Mondo: ci piace chiamarlo così perché si trova in una posizione sopraelevata che gode di una vista sulla costa a dir poco mozzafiato.

Immerso nel verde della natura, sfiorato dalla brezza marina e incantato da una vista paesaggistica spettacolare, il visitatore che vi entra viene travolto da un vortice emozionale da cui non può che uscirne rasserenato e rigenerato.

Il tetto del mondo: come accedervi?

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Come tutte le bellezze più preziose ed esclusive, il Tetto del Mondo si trova in una zona un po’ nascosta. Difficile capitarci per caso, dunque. Il visitatore inteso a raggiungere questo posto incantato, deve percorrere la strada Panoramica, una strada che da Gabicce si snoda fino alla Baia Flaminia di Pesaro. Sulle sue dolci curve non è raro incontrare motociclisti appassionati e ciclisti avventurieri, che seguono le orme degli idoli locali Rossi e Pantani; moto e biciclette convivono serenamente qui. Ma che tu sia in bici, macchina o moto, ti ritroverai avvolto nell’azzurro del cielo e nel blu del mare, mentre distese di campi di grano e colline in fiore allieteranno il tuo passaggio.

Poi, curva dopo curva ed oltrepassato qualche tipico ristorantino panoramico, noterai una piccola indicazione sulla sinistra riportante “Tetto del Mondo”. Inizia qui un breve sentiero pedonale – il n° 151 del Parco Naturale San Bartolo – che attraversa una piccola area boschiva per poi giungere ad un giardino affacciato sul mare. Consapevole che purtroppo nessuna descrizione può rendere pienamente giustizia a questa terrazza naturale, provo a raccontarti nelle prossime righe di cosa si tratta e perché a noi locali sta così a cuore.

La terrazza sul mare

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Il Tetto del Mondo è un ampio altopiano che si staglia a 196 metri sul livello del mare e che gode di una vista sensazionale: attira ogni anno migliaia di turisti e rende romagnoli e marchigiani grati di essere nati vicino ad un simile spettacolo della natura.

Il terreno pianeggiante della vetta permette di sfruttare lo spazio come più si desidera, non è raro incontrare qui comitive di amici che cenano al tramonto o che cantano intorno ad un falò. Cosa dire poi della notte di San Lorenzo, nessun posto è più indicato per guardare le stelle: lontano dalle luci della città, la volta celeste appare qui in tutto il suo splendore.

E se sul calar della notte il Tetto del Mondo assume una veste magica, la luce diurna non è da meno nel fare di lui un luogo altrettanto speciale. La luce solare permette ai visitatori di contemplare le spiagge della riviera, di respirare i profumi e di ammirarne i colori: un vero e proprio angolo di paradiso che si staglia nella frescura della collina, ciò che fa di questo posto un luogo apprezzabile anche in piena arsura estiva.

 

Se poi si è fortunati e si capita qui nel periodo di fioritura delle ginestre, all’incirca da maggio a giugno quando tutto si tinge di giallo, sarà ancora più difficile non lasciarci il cuore.

Si tratta di uno dei luoghi della riviera che, per tutte le sue prerogative naturali, meglio si presta alle preziose pratiche della meditazione e della mindfulness. È il luogo perfetto per compiere grandi viaggi senza muoversi di un passo e per tornare in equilibrio con il proprio spirito. Viene favorito il ricongiungimento con la natura e si può giovare di tutti gli inestimabili benefici che il mare ha su corpo e mente.

Non da ultimo, il Tetto del Mondo offre scorci panoramici che non passeranno inosservati agli amanti della fotografia.

Qualche curiosità sul parco Naturale del Monte San Bartolo

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Il Tetto del Mondo è la vetta del Monte San Bartolo. Sorge qui un parco omonimo che si affaccia a strapiombo sulla costa adriatica creando una potente sinergia fra mare e campagna che emoziona chiunque lo attraversi.

Pareti di roccia, vegetazione rigogliosa e sfumature turchesi del mare.. questo è il Parco San Bartolo.

Il Tetto del Mondo sorge fra Casteldimezzo e la Baia Vallugola, proprio poco più in alto dal punto in cui la leggenda narra che un’antica città di origini romane e di nome Valbruna sia stata sommersa a seguito di una calamità naturale. Storia che avvolge questo posto di un’aura di mistero e di incredibile fascino.

Si dice che dai punti più alti del monte, nelle giornate di bonaccia, in cui il mare è calmo e l’acqua cristallina, si riesca ancora a vedere il campanile della città e qualche altro rudere architettonico. E ancora oggi c’è chi si immerge in acqua alla ricerca di tracce della misteriosa città sottomarina.

Non si hanno certezze del fatto che la piccola “Atlantide Adriatica” sia realmente esistita e, anzi, alcuni storici hanno escluso l’esistenza di una città sommersa sostenendo piuttosto che le misteriose sagome che si intravedono sul fondale poco profondo della Vallugola siano null’altro che blocchi di arenaria e reperti di frane, fenomeno a cui la zona è peraltro molto soggetta. Dunque si tratterebbe di semplici formazioni naturali, di stratificazioni marine modellate nel tempo dall’acqua fino ad assumere forme che oggi sollecitano l’immaginazione dei più fantasiosi.

A quale versione credere resta alla discrezione di ognuno. Quello che è certo è che questo posto magico regala panorami straordinari ed angoli di incantevole bellezza naturalistica, come il nostro caro Tetto del Mondo.

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