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Scritto da Renée Ronci | 4′ di lettura

adrenalina di tuffarsi dallo scoglio della Vela

Nel caldo luglio di qualche estate fa, io ed il mio moroso ci siamo voluti avventurare in una di quelle esperienze di cui il ricordo rimarrà vivo per sempre. Insieme, uno dopo l’altra, dallo scoglio della Vela, ci siamo tuffati nel mare più blu.

La spiaggia della Vela, tra mare e natura selvaggia

spiaggia della Vela

Per raccontarti tutto ciò, devo fare prima un passo indietro e spiegarti innanzitutto dove ci troviamo: siamo nella meravigliosa Riviera Adriatica e più precisamente nella Riviera del Conero, poco distanti dalla baia di Portonovo. Ecco, è proprio qui che sorge la spiaggia della Vela.

Un nome buffo vero?! Anche io l’ho pensato inizialmente, ma poi quando mi sono ritrovata di fronte uno scoglio che emergeva dall’acqua alto circa 10 metri e dalle forme naturali identiche a quella di una vela, ho capito che non esisteva un nome più azzeccato!

La Vela è raggiungibile sia via terra che via mare. Noi sinceramente, seguendo consigli di amici che si erano già avventurati, abbiamo preferito noleggiare un gommone al Ristorante Palafitta la Vecchia Pesca di Ancona che ci ha permesso di arrivare in poco tempo alla spiaggia, attraversando le acque limpide e cristalline, accarezzati da una fresca e delicata brezza marina.

Appena ho appoggiato i piedi a terra mi sono sentita trasportare nel film Cast Away, hai presente? Quello con Tom Hanks. Davanti ai miei occhi si è presentata una spiaggia di una bellezza unica e rara: niente ombrelloni, bar e servizi come ero solita a vedere. Solo mare e natura selvaggia.

Proverò a spiegarti a parole come la Vela è suddivisa, ma credimi, vederla dal vivo farà tutto un altro effetto! Si propongono infatti due cale: la prima, più larga e con sassi più spessi, mentre la seconda più stretta e con ciottolini fini e levigati (pensa che una volta questa era meta privilegiata dai nudisti!).

Il passaggio via terra tra una cala e l’altra è molto scivoloso per cui ti suggerisco, come i nostri amici avevano consigliato a noi, di indossare quelle scarpette da scoglio per non rischiare di perdere l’equilibrio e farti male, compromettendo così l’emozione ed il ricordo di una bellissima giornata.

Tuffarsi nel mare più blu dallo scoglio della Vela

tuffo dallo scoglio della Vela

Ma tornando a noi.

Mi ci sono voluti circa 15 minuti per realizzare che non stavo sognando e che tutto era reale. Continuavo a girarmi su me stessa con gli occhi di una bambina e il sorriso sul volto per ammirare ogni piccolo angolo del luogo.

Attorno a noi la pace assoluta: il suono delle onde che si infrangevano sulla battigia, il fruscio delle piante che danzavano al soffio del vento, la voce dei gabbiani. Pura poesia. Sapevo di non essere in paradiso, ma poco ci mancava!

Un piccolo scossone da parte del mio moroso mi ha riportata nel mondo. Ho così appoggiato in fretta e furia lo zaino a terra e indossato scarpette ed occhialini. Non vedevo l’ora di immergermi in quelle splendide acque e visionare l’universo sottomarino. Che spettacolo!

Dopo un fresco e rigenerante bagno sotto il sole caldo di luglio, il momento tanto atteso era arrivato. “Lui” ci stava aspettando. Chi?! L’incredibile scoglio della Vela! Era rimasto sotto il nostro sguardo sin da quando siamo giunti alla spiaggia, ma solo nuotando ed avvicinandoci sempre più, ci siamo resi conto di quanto in realtà fosse enorme.

Prima della partenza per quest’avventura, abbiamo spulciato un po’ onlne, letto qualche curiosità ed esperienze vissute da altri “esploratori” e guardato le bellissime fotografie scattate in quell’occasione. Le immagini e i racconti che scorrevano sul pc però sembravano parlare di un qualcosa di estremamente facile.

Per me non è stato così. Ora mi viene da ridere al ripensarci, ma in quel momento ero più che terrorizzata. Lo scoglio era più grande di quanto mi immaginassi e arrampicarmici sopra non si è rivelato molto semplice (e meno male che indossavo le scarpette!).

Mi ricordo ancora le straordinarie emozioni che ho provato non appena sono arrivata in cima: da una parte l’euforia data dallo strepitoso scenario che ci accoglieva e l’assoluta sensazione di libertà che esso ci regalava; dall’altra una paura assurda di come riuscire a tornare al mio zaino sana e salva!

Avevo poche scelte: una era quella di tuffarmi, l’altra quella di ripercorrere lo scoglio in discesa. Inutile dire che ho optato per la prima (anche perchè sotto incoraggiamento/presa in giro del mio moroso!) e adesso però posso rivelarti che n’è valsa davvero la pena.

Non so spiegarti esattamente cosa ho provato in quei pochi secondi di volo, eppure appena le punte dei piedi hanno toccato l’acqua, ho sentito un brivido corrermi lungo la schiena. Un brivido che mi ha tenuto compagnia fino alla totale immersione. Niente di più magico.

Solo una volta riemersa dal mare, ho realizzato il tutto. Ricordo ancora l’abbraccio dato al mio moroso che si era tuffato poco dopo di me (voleva essere sicuro che mi sarei buttata!) e le lacrime di gioia che sentivo scendere sul viso. Non ci sono parole per descrivere un’emozione così forte. Un’emozione di cui oggi non conoscerei il significato se non mi fossi tuffata dallo scoglio della Vela.

tramonto spiaggia della Vela

Spero di essere riuscita a trasmetterti le emozioni che ho provato in quella bellissima giornata di cui il ricordo è ancora vivo dentro me.

Lo scoglio della Vela mi ha lasciato un segno indelebile.

Se anche tu vuoi vivere sulla tua pelle la stessa esperienza, ti consiglio vivamente di noleggiare un gommone e partire alla scoperta di questa spiaggia selvaggia.

Non vedo l’ora di conoscere anche la tua storia!

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