Scritto da Chiara Candiotti | 3′ di lettura
La Riserva Naturale della Gola del Furlo è una gola che si è creata nel tempo grazie alla forza erosiva del fiume Candigliano. Si trova fra il Monte Paganuccio (976 m) ed il monte Pietralata (889 m).
Ci troviamo nell’entroterra di Urbino, in particolare fra i comuni di Fermignano e di Acqualagna. Il contesto paesaggistico è molto suggestivo ed ospita rari esemplari di flora e fauna: aquile reali, aironi cinerini e falchi pellegrini sono solo alcuni degli animali che è possibile incontrare qui.
Il fascino della zona è dato dall’incontro di acque cristalline con alte pareti rocciose che arrivano a toccare anche i 30 metri d’altezza.
Sono tanti gli avventurieri che si recano alla Gola del Furlo semplicemente per ammirare incantevoli spettacoli della natura. Parcheggiano la macchina nel primo posteggio utile e si avventurano alla scoperta dei tanti itinerari che la zona offre, uno dei più famosi è la via pedonale che costeggia l’antica via Flaminia. Non mancano zone di ristoro e spazi pensati appositamente per organizzare picnic.
La regina del cielo: l’aquila reale
Senza dubbio uno dei volatili più affascinanti, l’aquila reale è un rapace maestoso ed estremamente fascinosa. Quando spicca il volo, domina con grande fierezza l’intera volta celeste ed è difficile non accorgersi del suo passaggio.
La sua vista acuta le permette di puntare le prede con estrema precisione e la sua grande agilità di dirigersi in picchiata verso di esse, ad una velocità che può arrivare a toccare i 200 km/h. Le sue acrobazie aeree, tra virate improvvise ed incredibili capovolte, rese soprattutto possibili dalla sua invidiabile muscolatura, danno vita a spettacoli incantevoli.
Non c’è da stupirsi se ogni epoca e cultura ha ammirato e venerato l’eleganza di questo esemplare. Presenta un piumaggio bruno, con sfumature più chiare sul capo che spesso diventano addirittura bianche. Il suo corpo è lungo poco più di un metro ma la sua straordinaria apertura alare raggiunge i due metri e mezzo.
Va sfatato il mito che associa questo rapace all’aggressività, perchè, in realtà, l’aquila reale si distingue in natura per la sua amorevolezza: infatti, una volta scelto il suo compagno, compie in volo un’incantevole danza di corteggiamento e poi gli rimane fedele per la vita. La sua stimabile attenzione per le cure parentali ritorna evidente al momento della costruzione del nido e della difesa dello stesso.
Si tratta di una specie purtroppo ancora oggi a rischio di estinzione e spesso è proprio l’uomo ad fungere da ostacolo alla sua naturale riproduzione… Per cui ammiriamole ma non disturbiamole!
Temuto ed adorato: il Falco pellegrino
Un altro prezioso portento della Gola del Furlo è il Falco Pellegrino. È considerato l’animale più veloce in natura – con picchi di velocità che toccano i 320 km/h – anche se la sua apertura alare di 110 cm non raggiunge quella della maestosa aquila reale. Rifugge dai rumori fastidiosi dell’uomo e per questo trova nella Gola del Furlo un ambiente ospitale nel quale nidificare.
Si distingue per la sua forza e per la sua velocità nella caccia, nonché per una notevole capacità di apprendimento. La sua fierezza ed eleganza non sono passate in inosservate, nel corso della storia, all’uomo, che ha fatto di lui l’animale più amato dalla falconeria. La diffusione di questa pratica è purtroppo andata a discapito del naturale sviluppo della specie, perché spesso le sue preziose uova sono state oggetto di contesa fra collezionisti ed allevatori. Oggi anche questa specie è purtroppo a rischio di estinzione. Esso non andrebbe catturato ma lasciato vivere serenamente in splendide cornici naturalistiche come la nostra Gola del Furlo, resa unica proprio dalle specie rare che ospita.
La loro attività di caccia è, poi, essenziale e funzionale al mantenimento dell’equilibrio degli ecosistemi.
La particolarità dell’Airone Cinerino
Chi visita il la Gola del Furlo potrà imbattersi anche in esemplari di airone cinerino. Si tratta di grandi volatili che si riconoscono facilmente per il loro collo allungato e il loro becco appuntito. Quando è in volo, assume una peculiare posizione rettilinea dove il collo è ritirato e le zampe distese, è impossibile non riconoscerlo. Come si può intuire dal nome, ha una colorazione per lo più grigio cinerea, il collo ed il capo sono però tendenzialmente più chiari del resto del corpo.
L’ambiente umido e ricco di vegetazione fa della Gola l’habitat ideale per la sopravvivenza di questo rapace.
Se vuoi vedere l’airone cinerino, ti consiglio di scegliere una giornata mite e poco ventilata, perché questo animale rifugge dal freddo e dal vento. Se durante la giornata è facile vederlo appoggiato a terra, verso il crepuscolo preferisce rifugiarsi fra i rami degli alberi, perché qui trova riparo dai predatori.
Si nutre principalmente di pesci, pescati in acque poco profonde e tendenzialmente sul calar della notte, ed insetti. E’ solito cacciare le sue prede ittiche immergendo una sola zampa nell’acqua ed appoggiandosi su di essa finché non giunge la preda.
Se quelli appena descritti sono i rapaci più rari ed affascinanti che si possono incontrare durante un’escursione alla Gola del Furlo, non sono di certo gli unici animali che vivono qui. La zona ospita diversi mammiferi come lupi, cinghiali, caprioli, daini, scoiattoli, lepri, volpi, ghiri ed istrici. Ci sono poi rettili come lucertole, vipere e serpenti, anfibi come rospi e rane e pesci d’acqua dolce come carpe e gobioni.
Ne abbiamo dimenticato qualcuno? Corri a scoprirlo tu stesso!